Art Style Magazine: l'occhiale esclusivo di Ottica in Barberia

Art Style Magazine: Ottica In Barberia's exclusive eyewear

RARO, A MANO E SU MISURA: L'OCCHIALE ESCLUSIVO DI OTTICA IN BARBERIA

Amano definirsi artigiani. E artigiani lo sono davvero. Così come, davvero, sono artisti. L’arte, radice comune alle due definizioni, è quella di Marco Andreoni e Antonio Battaglia, titolari di In Barberia bottega ottica, in centro storico a Treviso e Venezia, laboratorio e negozio per la produzione e vendita di occhiali su misura.

È una realtà nata poco più di due anni fa ma che affonda le radici in una solida tradizione familiare di cinquant’anni. In Barberia (prende il nome da Via Barberia, la strada trevigiana dove ha sede) ha fatto dell’artigianalità, della unicità, del su misura appunto, la ragione del proprio operare. Non è cosa da poco, in un mondo e in un’epoca nei quali la standardizzazione e le grandi produzioni dominano.

«Siamo partiti un paio di anni fa, decidendo di puntare su modelli di nicchia: nel nostro negozio di Via Barberia si possono trovare occhiali rari, pezzi unici, frutto di una nostra ricerca e delle richieste di clienti che arrivano da tutto il Nord Italia» racconta Marco Andreoni. «Abbiamo pure allestito un laboratorio che è il cuore di una produzione pensata e realizzata per ogni singolo cliente, una produzione su misura e realizzata a mano.

Il laboratorio è anche vetrina: ogni giorno, le persone possono osservare il lavoro di Antonio che taglia, lima, lucida i diversi pezzi, senza l’ausilio di alcun macchinario. Il suo lavoro, che ricalca quello degli artigiani di settanta-ottant’anni fa, e gli oggetti che crea sono, per dir così, a portata di click e di video. 

«È una scelta che abbiamo fatto per offrire al cliente, ma non solo, la possibilità di vedere come nasce e come prende forma ciò che acquisterà. Un modo, insomma, per renderlo partecipe dello sviluppo del suo occhiale. Sì. Possiamo dire che l’occhiale lo facciamo noi, insieme al cliente».

«Proponiamo un nostro campionario di forme e modelli storici, agli occhiali senza tempo. Ma realizziamo anche occhiali su richiesta specifica del cliente» prosegue Antonio. «Tutti gli occhiali sono su misura, tarati sul volto del cliente e realizzati tenendo conto di moltissimi parametri. La loro realizzazione richiede una trentina di ore vere di lavoro e prevede uno studio accurato che va dalla morfologia del viso al tipo di lavoro del cliente, senza dimenticare l’eventuale messaggio che una persona vuole trasmettere indossando l’occhiale. Si passa poi alla scelta dei materiali: quelli che usiamo maggiormente sono l'acetato di cellulosa di alta qualità, quasi sempre stagionato così mantiene la forma inalterata anche dopo la lavorazione, e il corno di bufalo indiano che compriamo e importiamo direttamente. Dopo la scelta dei materiale si passa a quella del colore e alle finiture, alle verifiche ed eventuali correzioni, alla personalizzazione: si tratta di incisioni al laser che possono essere le iniziali ma anche un motto, una frase, una dedica».

È quindi un ulteriore elemento di esclusività. Così come l’astuccio, realizzato in pelle artigianalmente. «Oltre che con singoli privati, lavoriamo in molti ambiti» dice ancora Marco. «Ci ha contattato un museo, ad esempio, per la realizzazione di un occhiale con seta all'interno della struttura. Abbiamo appena realizzato un occhiale dedicato a Venezia in collaborazione con una grande artista parigina: verrà esposto in due esclusivi hotel della città la prossima primavera. La collaborazione con gli artisti è una delle direzioni nelle quali stiamo andando e a breve vedranno la luce opere uniche».

Unica, o quasi, è anche la scelta di non avere una rete commerciale. «Vogliamo che i clienti vengano qui, a Treviso e a Venezia, e che la visita al nostro laboratorio diventi un’opportunità per scoprire la nostra bellissima città». Il sogno è quello di sbarcare negli Stati Uniti: negli States abbiamo già diversi clienti che apprezzano i nostri prodotti e ci piacerebbe aprire un atelier in maniera da rendere la nostra presenza ancora più incisiva».

Eros Rampone

Fonte: Art Style Magazine